UNA GIORNATA SPECIALE!

UNA GIORNATA SPECIALE!

In un recente intervento del Presidente AMSI Nazionale Maurizio Bonelli a “Il Sole 24 Ore”, con il contributo della giornalista Camilla Orsini e organizzato in occasione della Giornata mondiale della neve del 16 gennaio, si è posta l’attenzione sul valore della montagna e degli sport invernali nel nostro Paese in relazione anche al fatto che il 2022 è stato proclamato Anno Onu dello sviluppo sostenibile delle montagne.

 

La volontà è di rivolgere maggiore attenzione da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite sulle sorti delle montagne del mondo: un impegno atto a cercare di aumentare la consapevolezza sull’importanza di uno sviluppo sostenibile delle zone montuose, della loro conservazione e un uso sostenibile degli ecosistemi montani.

 

Sono già trascorsi, infatti, esattamente 20 anni (era il 2002) da quello che fu riconosciuto come “Anno Internazionale della Montagna” che portò, poi, all’istituzione della stessa Giornata internazionale delle montagne.

 

Serve partire dal presupposto come nel nostro Paese una componente vitale per l’esistenza e lo sviluppo delle aree montane sia la filiera del turismo estivo ed invernale e in quest’ultima svolgono un ruolo di primaria importanza le oltre 400 Scuole Sci e gli oltre 15.000 Maestri di sci, Professionisti della neve. Realtà queste, conferma il Presidente Bonelli, “che riconoscono la recente Giornata mondiale della neve importante per cercare di avvicinare i giovani allo sci, ma anche per insegnare a tutti di prendersi cura delle proprie montagne… un messaggio portato in pista anche dai Maestri di sci durante le ore di lezioni, ai ragazzi ma anche agli adulti”.

 

Un obiettivo strategico, quello della corretta sensibilizzazione, in uno scenario che vede i cambiamenti climatici diventare sempre più decisivi.

 

Il Presidente AMSI Nazionale: “Ho la fortuna di vivere in montagna dove la neve è un elemento fondamentale proprio per tutto il comparto turistico, economico, ma anche per l’importanza sulla sostenibilità ambientale, non ultimo per la produzione di energia elettrica – prosegue il Presidente AMSI – quindi la Giornata mondiale della neve è importantissima: purtroppo quest’anno ricorre in un momento complicato e difficile dal punto di vista sanitario e non può essere celebrata e valorizzata come sarebbe giusto fare. Non dobbiamo dimenticare come la neve sia un elemento importantissimo per tutto il sistema montagna, perché permette di ‘sopravvivere’ a molte realtà montane, dando loro la possibilità di lavorare, generare ricchezza, permettendo così di mantenere viva la montagna evitando nel contempo lo spopolamento”.

 

Un altro tema di stretta attualità importante da sottolineare: il rilancio della montagna per tornare a viverla… e con ancora più sicurezza. Si tratta di un problema forte: quest’anno c’è stato un chiaro appello anche da parte del Presidente della Repubblica sul tornare a vivere la montagna e sul dare forza ai territori in quota e alle sue popolazioni.

 

Vivere la montagna in sicurezza prima di tutto vuol dire rispettarla e saperla amare. Riprende il Presidente AMSI Nazionale: “La montagna nasconde anche dei pericoli, ma se noi la rispettiamo queste minacce sono minime e possono essere evitate. Quindi il primo consiglio che mi sento di dare da sciatore e soprattutto da abitante della montagna è il rispetto. Purtroppo, però, anche le nostre montagne subiscono le conseguenze del cambiamento climatico: l’innalzamento delle temperature che ormai da parecchi anni si sta dimostrando sempre più importante, fa sì che i ghiacciai ma anche i nevai si stiano sempre più restringendo e lo ‘zero termico’ è sempre più alto come quota”. “Un dato che aiuta anche a capire il nostro mondo riguarda l’innevamento degli impianti di risalita: fino a 15-20 anni fa si poteva sciare a quote molto più basse rispetto a oggi. Adesso le stazioni sciistiche che si trovano dai 1.400 / 1.500 metri in su possono contare sull’innevamento naturale e, nel caso, sull’efficienza dell’innevamento programmato, va ricordato importante anche per i bacini idrici sia in montagna sia a valle, ma le località al di sotto di questa quota faticano molto o addirittura sono state costrette a chiudere con tutte le conseguenti problematiche che possiamo immaginare”.

 

Conclude Maurizio Bonelli: “Speriamo che il prossimo anno si possa festeggiare la Giornata mondiale della montagna liberi da questa pandemia e nel frattempo ricordo a tutti coloro che amano la montagna che noi Maestri di sci, dalle Alpi agli Appennini, siamo pronti ad accoglierli da qui a fine stagione con tutti gli accorgimenti necessari e le adeguate misure per sciare in sicurezza. Tutta la categoria dei Maestri di sci vi aspetta”.

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