SICUREZZA SULLE PISTE

SICUREZZA SULLE PISTE

Il periodo delle vacanze di Natale e Capodanno, da poco concluso, si è contraddistinto per un buon afflusso di turisti in buona parte delle località sciistiche d’Italia. Le notizie però di tanti sciatori e snowboardisti sulla neve fornite da diversi media hanno riguardato anche tanti incidenti (di svariata gravità) sulle piste da sci. Una materia, quella legata agli infortuni sulla neve, assai delicata e che racchiude in sé un’infinità di fattori, molti dei quali non gestibili, ma non è sempre così. In merito agli strumenti che possono essere messi in atto per ridurre o, quantomeno, limitare il più possibile gli infortuni durante le giornate di sci e snowboard, la Scuola Italiana Sci intende evidenziare quegli aspetti che, legati direttamente o indirettamente all’attività dei professionisti della neve, possono aiutare nella prevenzione degli infortuni stessi.

 

TECNICA, E NON SOLO STILE…
A una lezione di sci (alpino e nordico) o snowboard, singola o collettiva che sia, possono prendere parte tutti, dai bambini agli anziani. E uno dei primissimi aspetti che il professionista della neve prende in considerazione riguarda lo “status” dell’allievo/a: età, livello tecnico, allenamento fisico, carattere e ambizione. La lezione dunque impostata dal maestro o dalla maestra sarà adattata ad hoc alle singole esigenze. Questo è un primo ma fondamentale passaggio per approcciare la neve in modo graduale e senza ripercussioni psicologiche, quindi in sicurezza, indipendentemente che si tratti di un principiante o di un turista “evoluto” che decide di rimettere gli sci ai piedi dopo un anno di stop. Il miglioramento della tecnica, ottenibile attraverso diversi percorsi tecnico/didattici, una volta terminata la lezione o il corso, consentirà all’allievo di affrontare le discese con un’impostazione più efficace. Ciò, a livello pratico, oltre a soddisfare gli esteti del “gesto” permetterà all’allievo/a di affaticarsi meno durante l’azione con il risultato di ottenere un maggiore controllo degli sci o dello snowboard. Insomma, migliore tecnica uguale a minore fatica e, quindi, maggiore controllo e sicurezza in pista, anche nei confronti degli altri.

 

LE PISTE: “FATTORE” IN CONTINUA EVOLUZIONE
Un altro aspetto di cui il professionista della neve tiene in considerazione, sempre a proposito della tipologia di allievo/i che ha con sé, sono le condizioni delle piste da sci. È cosa nota, infatti, che in montagna il meteo possa cambiare drasticamente da un giorno all’altro e il manto nevoso, seppur lavorato al meglio dai mezzi battipista, possa di conseguenza modificarsi. Nell’impostare la lezione (o il corso) il maestro/andrà a scegliere, di volta in volta, i pendii più idonei per l’allievo, e lo stesso gradualmente avrà la possibilità di acquisire quel minimo di bagaglio di conoscenze che gli permetteranno di potere riconoscere le condizioni delle neve, ad esempio quando è ghiacciata piuttosto che riportata. Anche questo è un fattore da non sottovalutare per la sicurezza.

 

IL CASCO, MEGLIO ANCHE PER GLI ADULTI
Dal 1 gennaio 2005 il casco è divenuto obbligatorio per gli sciatori e snowboardisti minori di 14 anni. La Scuola Italiana Sci pone attenzione a questo argomento, infatti, è premura del mastro/a assicurarsi che i bambini che ha con sé siano sempre muniti di apposito casco. Non solo. Da diverse stagioni L’A.M.S.I. – Associazione Maestri Sci Italiani – utilizza per le sue campagne promozionali solo immagini in cui maestri e maestre indossano il casco. Il consiglio per gli adulti è, infatti, quello di portare anch’essi la protezione per la testa, diventata sempre più confortevole, leggera e hi-tech. Non solo. Specie nei primi mesi dell’inverno, quando tendenzialmente è più freddo, il casco è una valida alternativa al berretto di lana. E in caso di caduta…

 

LE 12 REGOLE
Il professionista della neve dedica sempre qualche minuto della lezione privata o corso collettivo all’esposizione (anche attraverso esempi pratici) delle 12 regole di condotta sulle piste da sci. Eccole:
1. Rispetto per gli altri. Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o provocare danno.
2. Padronanza della velocità. Ogni sciatore deve tenere una velocità e un comportamento adeguati alla propria capacità nonché alle condizioni generali e del tempo.
3. Scelta della direzione. Lo sciatore a monte il quale, per la posizione dominante, ha la possibilità di scelta del percorso, deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle
4. Traiettorie. Bisogna prestare attenzione alle traiettorie degli sciatori in considerazione del tipo di sci: utilizzato, snowboard, telemark, carving.
5. Sorpasso. Il sorpasso può essere effettuato tanto a monte che a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato.
6. Spazio minimo per il sorpasso a bordo pista. È buona norma che lo sciatore non curvi sul bordo della pista, ma lasci sempre uno spazio sufficiente per agevolare il suo sorpasso.
7. Attraversamento e incrocio. Lo sciatore che si immette su una pista o attraversa un terreno di esercitazione, deve assicurarsi, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri. Lo stesso comportamento deve essere tenuto dopo ogni sosta.
8. Sosta. Lo sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta necessità, sulle piste e specie nei passaggi obbligati o senza visibilità. In caso di caduta lo sciatore deve sgombrare la pista il più presto possibile.
9. Salita e discesa a piedi. Lo sciatore che risale la pista deve procedere soltanto ai bordi di essa ed è tenuto a evitare ciò in caso di cattiva visibilità. Lo stesso comportamento deve tenere lo sciatore che discende a piedi la pista.
10. Rispetto della segnaletica. Tutti gli sciatori devono rispettare la segnaletica delle piste.
11. In caso di incidente. Chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente.
12. Indentificazione. Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone è tenuto a dare le proprie generalità.

 

Il presidente A.M.S.I. Maurizio Bonelli:
“Il grande afflusso sulle piste da sci porta a un aumento fisiologico degli incidenti, ed è un fattore inevitabile per quanto riguarda quelle discipline che hanno a che fare con grandi numeri. Ma lo sci non è assolutamente uno sport pericoloso. Sicuramente lo è meno del calcio, del ciclismo e di altri sport di massa. Si desume dal numero di incidenti rispetto a quello dei praticanti totali. Certo è, che le piste ottimamente preparate, il materiale tecnico sempre più performante e a volte l’imprudenza di qualche sciatore fanno sì che capitino infortuni. Ecco quindi il ruolo fondamentale del maestro di sci e del maestro di snowboard: figure professionali che aiutano lo sciatore nell’adattarsi all’ambiente montano e, soprattutto, a governare al meglio gli attrezzi divertendosi in tranquillità, in qualsiasi situazione. Quindi intervenire ‘ex ante’ con un’adeguata informazione e formazione tramite i maestri della Scuola Italiana di Sci permette a tutti i turisti sciatori e snowboardisti di apprezzare la bellezza di questi sport in estrema sicurezza. Non a caso, lo slogan scelto dalla Scuola Italiana di Sci è ‘Con noi è facile!’”.

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