INTERVISTA A LUCIO DE GIUSEPPE, IL PAPÀ DI “LEO MONTHY”

INTERVISTA A LUCIO DE GIUSEPPE, IL PAPÀ DI “LEO MONTHY”

 

Abbiamo incontrato Lucio De Giuseppe, noto fumettista e illustratore genovese, che ha creato la mascotte della Scuola Italiana Sci: Leo Monthy. Presentata al pubblico l’1 novembre durante la Fiera Nissan Skipass 2013, la mascotte ha subito colpito il cuore di tutti perché dotata di una grande forza comunicativa ed è in grado di coinvolgere il pubblico specie quello dei più piccoli in quanto simpatica e, allo stesso tempo, positiva e trainante.

 

La nascita della mascotte “Leo Monthy” è avvenuta con un’intuizione diciamo fulminea o ha preso forma attraverso un’elaborazione graduale e più articolata?

La nascita di Leo Monthy ha comportato uno studio impegnativo e prolungato. Dal momento infatti che già esistono delle mascotte della neve, l’obiettivo era di creare qualcosa di originale. Per creare la nuova mascotte della Scuola Italiana Sci mi sono basato su personaggi leggendari nel mondo della montagna, come il mitico “Daù”. Così ha preso forma concettualmente la mascotte.

 

Una volta che Leo Monthy ha preso forma dalla sua matita cosa le ha trasmesso?

Avevo in mente fin dall’inizio di renderlo più eroe possibile, dandogli una fisicità e una sportività abbastanza importante, come, credo, sia trasmessa dai maestri di sci ai bambini. Quando ho dato gli ultimi colpi di matita, mi ha molto soddisfatto e ho capito di avere ottenuto quanto mi ero preposto.

 

Qual è stata la parte della mascotte più delicata da concepire?

Come anticipato ho ricercato una certa fisicità in Leo Monthy, e la difficoltà è stata quella di riuscire ad abbinarla a una forte simpatia e a un forte senso di protezione, come per l’appunto è nel pensiero comune il maestro di sci, figura sportiva ma anche amichevole. Un altro aspetto da segnalare è che nella fase di realizzazione si è tenuto in considerazione il fatto che la mascotte potrà essere utilizzata non solo su cartaceo, ma anche nelle animazioni, piuttosto per la produzione di gadget oltre ad essere indossata in pubblico.

 

Com’è nato il nome di Leo Monthy?

Il nome è stato scelto in accordo con il Comitato Selezionatore, si erano anche candidati i nomi “pista” e “zigo zago”. Alla fine quello di Leo Monthy è maturato  da un’analisi che ha tenuto in considerazione anche “l’internazionalità” della mascotte stessa e, poi, dell’importante nonché delicato target a cui si riferisce, i bambini.

 

Qual è nello specifico la sua attività?

Da diversi anni collaboro con la Disney, soprattutto nel campo dell’illustrazione e delle copertine dei vari mensili e settimanali (Topolino, ndr); e mi occupo anche del settore del merchandising, dalla creazione del gadget da allegare al fumetto piuttosto che per le sorpresine.

 

Pratica lo sci?

Ho sciato qualche anno fa…

 

Si farebbe accompagnare sulle piste da sci da Leo Monthy?

Certamente sì… ma a spazzaneve!

 

Il Blog di Lucio De Giuseppe: CLICCA QUI

 

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